I temi di NT+Tributi e bilanci a cura di Anutel

Questioni di rilievo per il bilancio 2022

di Stefano Baldoni (*) - Rubrica a cura di Anutel

I Comuni hanno avviato l'attività di costruzione del bilancio 2022/2024, la cui scadenza è fissata, a oggi, al 31 dicembre 2021, secondo quanto previsto dall'articolo 151 del Dlgs 267/2000. In proposito il principio contabile n. 1 ha stabilito che la giunta comunale presenta al consiglio comunale lo schema di bilancio, corredato da tutti gli allegati, entro il 15 novembre di ogni anno.
Appare opportuno, pertanto, fare alcune considerazioni sulle principali voci di entrata che rivestono un ruolo chiave nel raggiungimento degli equilibri di parte corrente del bilancio, da sempre l'aspetto più spinoso per la tenuta dei conti degli enti locali.

Imposta municipale propria
Per quanto riguarda l'imposta municipale propria (Imu), le previsioni per l'anno 2022 (e per i due anni successivi, ricordando la valenza pluriennale del bilancio) devono tenere conto della cessazione delle diverse esenzioni previste dai vari decreti emanati in conseguenza dell'emergenza Covid (fatta eccezione per quella relativa ai fabbricati di categoria catastale D/3, destinati a spettacoli cinematografici, teatri e sale per concerti e spettacoli, a condizione che i relativi soggetti passivi siano anche gestori delle attività ivi esercitate - articolo 78 Dl 104/2020 - la quale dura fino all'anno 2022). Conseguentemente vengono meno i relativi ristori statali. Tuttavia, nella stima del gettito occorre stare attenti a non riportare automaticamente gli stessi livelli del 2019 (considerando sia Imu che Tasi), poiché, con tutta probabilità, gli effetti economici negativi della pandemia potrebbero spingere alcuni contribuenti a non versare il tributo, confidando sulla possibilità di ricorrere al ravvedimento "lunghissimo" (articolo 13 Dlgs 472/1997).

Addizionale comunale Irpef
Qualche difficoltà in più può aversi per l'addizionale comunale Irpef. Infatti, in base al principio contabile n. 2, gli enti locali possono accertare l'addizionale per cassa ovvero sulla base dell'importo accertato nel secondo esercizio precedente, nel limite massimo della somma degli incassi dell'addizionale in conto competenza nel secondo esercizio precedente e di quelli in conto residui, riferiti all'anno -2, realizzati nell'anno -1. Mentre per gli enti che adottano il primo criterio la previsione sarà effettuata sulla base della stima degli incassi, pur adottando eventuali riduzioni prudenziali per la stessa motivazione di cui sopra (e in particolare tenendo conto che nel modello allegato al Dm 1 aprile 2021, il ministero ha stimato gli importi della minore addizionale comunale Irpef anno 2021 per ogni ente, i quali, come è noto, saranno versati per la maggior parte nell'anno 2022), i Comuni che seguono il criterio di competenza potrebbero essere in difficoltà. Infatti, qualora il Comune, in sede di rendiconto 2020, in considerazione del presumibile calo del gettito spinto dalla pandemia, abbia prudenzialmente accertato un importo inferiore a quello che, sulla base della regola storica del principio contabile, avrebbe potuto accertare, dovrebbe accertare nel 2022, seguendo scrupolosamente la regola del principio, l'importo dell'addizionale in misura non superiore all'accertamento 2020 (ridotto rispetto all'andamento degli anni precedenti ossia di quello ordinario pre pandemia). Conseguentemente la previsione da iscrivere in bilancio per l'anno 2022 non potrebbe superare l'importo ridotto 2020. Ciò rischia di rendere difficile il raggiungimento dell'equilibrio corrente, considerando che nel 2022 non ci sono più ristori statali. Sarebbe opportuno in merito un intervento normativo, che consenta agli enti di iscrivere e accertare una previsione pari al gettito che si prevede conseguibile con riferimento alla competenza 2022.

Tassa sui rifiuti
In tema di Tari, l'iscrizione in bilancio dell'entrata, così come la determinazione delle tariffe, è come di consueto condizionata alla validazione del Pef da parte del competente Egato. Quest'anno il Pef diviene pluriennale, abbracciando l'intero secondo periodo regolatorio 2022/2025, e deve essere redatto con le nuove regole contenute nella deliberazione Arera n. 363/2021 (Mtr-2). Oltre alle incertezze relative agli effetti delle nuove regole e delle nuove componenti che entrano a far parte della quantificazione delle entrate tariffarie massime (si pensi alle voci CO116, CQ e RC), si ripropone anche quest'anno la problematica del raccordo delle tempistiche di predisposizione del Pef e della sua validazione con quelle del bilancio. Infatti, il Pef deve essere necessariamente validato dall'Egato prima dell'approvazione delle tariffe della Tari o della Taric, costituendo un atto presupposto alle stesse (articolo 1, comma 683, legge 147/2013). Non occorre invece attendere l'approvazione dell'Arera. A sua volta la delibera tariffaria Tari/Taric deve accompagnare il bilancio di previsione, in quanto allegato obbligatorio allo stesso ai sensi dell'articolo 172 del Dlgs 267/2000. Circostanza che comprime fortemente i tempi a disposizione dei gestori e degli Egato. Conti alla mano, quindi, il Pef (o quantomeno il loro schema definitivo) deve essere pronto per la metà di novembre, per consentire al Comune il rispetto delle tempistiche del bilancio. Termine che appare in molti casi impossibile da rispettare. Sarebbe opportuno che il legislatore valutasse l'introduzione di una norma che a regime svincoli il termine di approvazione del Pef da quello del bilancio.

Canone unico patrimoniale
In materia di canone unico patrimoniale, dopo il primo anno di applicazione, per il 2022 vanno affrontati almeno due problemi principali. Innanzitutto, nel 2022 cesseranno le esenzioni introdotte per effetto dell'emergenza sanitaria per le occupazioni di suolo pubblico realizzate da pubblici esercizi o da esercizi commerciali, nonché dai commercianti su aree pubbliche, e per quelle effettuate con le attrazioni dello spettacolo viaggiante (articolo 9-ter Dl 134/2020; articolo 63 Dl 73/2021). Vengono meno quindi anche i relativi ristori statali. La prima questione riguarda l'applicazione del prelievo per le occupazioni, diverse da quelle permanenti con cavi e condutture per la fornitura di servizi di pubblica utilità (articolo 1 comma 831 legge 160/2019), realizzate con infrastrutture di telecomunicazione, quali ad esempio impianti per telefonia mobile, ripetitori e stazioni radio. Per quest'ultime il nuovo comma 831-bis, introdotto dal Dl 77/2021, ha imposto un canone fisso di 800 euro, con una conseguente consistente riduzione del gettito conseguito fino al 2021. Sul punto manca il ristoro statale, che sembrerebbe doveroso alla luce dell'incidenza sulle casse comunali del provvedimento statale, e sarebbe altresì opportuna una modifica normativa che chiarisca la decorrenza della norma e la sua esatta portata, definendo meglio il confine tra il comma 831 ed il comma 831-bis. Altra questione è quella della tariffa oraria dei mercati. Per il Mef (Rm 6/2021), la tariffa giornaliera stabilita dalla legge deve tradursi in tariffa oraria dividendola per 24 e non per 9, come invece hanno effettuato molti enti, al fine di evitare sostanziose perdite di gettito, a fronte di un numero massimo di ore tassabili pari a 9 giornaliere. L'applicazione della regola ministeriale riduce la tariffa applicabile, almeno in molti casi, considerando che la tariffa giornaliera può subire al massimo un incremento del 25 per cento. È auspicabile inoltre un chiarimento normativo sulla competenza da applicare al canone nel caso di impianti pubblicitari ubicati sulle strade provinciali, alla luce anche dei diversi ricorsi pendenti avanti al Tar sulla questione.

Imposta di soggiorno e Fsc
Per quanto riguarda l'imposta di soggiorno, la previsione dovrà effettuarsi sulla base delle stime di introito, considerando un'auspicabile ripresa delle attività turistico-ricettive e la cessazione dei trasferimenti statali compensativi, pur con la consueta guida del principio della prudenza.
Per quanto riguarda infine il fondo di solidarietà comunale, la previsione dell'anno 2022 deve tenere conto dell'incremento di un ulteriore 5 per cento della quota dello stesso ripartita in base ai fabbisogni standard e alle capacità fiscali degli enti. Inoltre, il fondo registrerà l'incremento da destinare alle spese sociali (in aumento rispetto allo scorso anno, da utilizzare per l'aumento della spesa sociale, almeno per gli enti con una spesa storica inferiore ai fabbisogni si veda Dpcm 1 settembre 2021) e quello da destinare agli asili nido, previsti dal comma 792 dell'articolo 1 della legge 178/2020.

(*) Vice presidente Anutel

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LE PROSSIME INIZIATIVE ANUTEL PER IL SETTORE TRIBUTARIO
- 28-29/10/2021: corso di preparazione e qualificazione per funzionari responsabili della riscossione (9,00-13,00/14,30-18,00)
- 8/11/2021: la riscossione coattiva dopo il periodo di sospensione per l'emergenza covid (9,00-11,00)
- 10-11/11/2021: corso di formazione per messi notificatori legge finanziaria 2007 commi 158, 159, 160, 161 con esame di idoneità (ore 9,00-11,00 / 15,00-17,00)
- 12/11/2021: corso per nuovi operatori tari - I modulo (15,00-17,00)
- 17/11/2021: corso per nuovi operatori tari - II modulo (15,00-17,00)
- 19/11/2021: imu – norme e risoluzioni ministeriali, tra novità e regole emergenziali (10,00-12,00)
- 24/11/2021: corso per nuovi operatori tari - III modulo (15,00-17,00)
- 25/11/2021: imu ed aree edificabili – prepariamoci alla scadenza, flash su normativa e giurisprudenza attuali (10,00-12,00)

LE PROSSIME INIZIATIVE ANUTEL PER IL SETTORE FINANZIARIO
- Corso di contabilità finanziaria: l'impatto dell'armonizzazione contabile sui diversi settori
Il corso si svolgerà in 4 giornate (26/10/2021-2/11/2021-9/11/2021-16/11/2021 dalle ore 10,00 alle ore 12,00)
- MASTER IN CONTABILITÀ DEGLI ENTI LOCALI - I LIVELLO
Il corso si svolgerà in 9 giornate (27/10/2021-3/11/2021-10/11/2021-17/11/2021-24/11/2021-1/12/2021-15/12/2021-12/01/2022-19/01/2022 dalle ore 15,00 alle ore 17,00)
- MASTER IN CONTABILITÀ DEGLI ENTI LOCALI - II LIVELLO
Il corso si svolgerà in 10 giornate (28/10/2021-4/11/2021-11/11/2021-18/11/2021-25/11/2021-2/12/2021-16/12/2021-13/01/2022-20/01/2022-27/01/2022 dalle ore 15,00 alle ore 17,00)

LE PROSSIME INIZIATIVE ANUTEL PER ALTRI SETTORI
- 4/11/2021: cosa stanno vivendo i funzionari negli enti locali: Anutel ti ascolta …- (ore 20,30)
- 8/11/2021: corso di formazione in materia di appalti pubblici - ultime novita' legislative e giurisprudenziali – I modulo (15,00-17,00)
- 15/11/2021: corso di formazione in materia di appalti pubblici - ultime novita' legislative e giurisprudenziali – II modulo (15,00-17,00)
- 22/11/2021: corso di formazione in materia di appalti pubblici - ultime novita' legislative e giurisprudenziali – III modulo (15,00-17,00)
- 29/11/2021: corso di formazione in materia di appalti pubblici - ultime novita' legislative e giurisprudenziali – IV modulo (15,00-17,00)
- 7/12/2021: corso di formazione in materia di appalti pubblici - ultime novita' legislative e giurisprudenziali – V modulo (15,00-17,00)

CORSO PER GLI ORGANISMI INDIPENDENTI DI VALUTAZIONE (O IV)
PROGRAMMAZIONE, PERFORMANCE E RISK MANAGEMENT NEGLI ENTI LOCALI
Corso che consente l'acquisizione dei crediti formativi richiesti dalla legge ai componenti degli OIV.
- Dal 15/11/2021 al 13/12/2021 dalle ore 13,00 alle ore 16,00: il corso si svolgerà in 9 giornate (15/11-19/11-22/11-26/11-29/11-03/12-06/12-10/12-13/12)
Per informazioni ed iscrizioni consultare il sito Anutel.